Le città reali di Patan e Bhaktapur
Patan, anche chiamata Lilitpur, “Città della Bellezza“, è la seconda città del Nepal come dimensione, anche se in realtà è ormai un tutt’uno con Kathmandu, da cui è separata soltanto dal fiume Bagmati. Patan, rispetto alla capitale ed a Bhaktapur, presenta la Durban Square in assoluto più ricca, in cui vi è la maggiore concentrazione di edifici sacri, monasteri e palazzi in stile Newari. I suoi confini sono delimitati da quattro stupa, che pare siano stati costruiti nel 250 a.C. per volontà dell’imperatore buddhista Ashoka.
Momenti di preghiera in un piccolo tempio Hindu.
Una piazza di Bhaktapur.
Bhaktapur, o Bhagdoan, “Città dei Devoti“, è la terza città-stato, un vero e proprio museo a cielo aperto. Completamente lastricata e parzialmente pedonale, è una realtà a sè che ti catapulta improvvisamente in epoche antiche. E’ divisa in quartieri, ognuno dei quali racchiude una diversa caratterizzazione a livello artigianale, ad esempio c’è il quartiere degli intagliatori di legno, dei cartai, dei vasai, dei tintori, e così via. Per visitare questo luogo, la cosa migliore a parer mio è perdersi tra le strade senza seguire un percorso prestabilito, scegliendo anche vicoli secondari, che spesso nascondono stupende botteghe artigiane e fermandosi un pò in una delle diverse piazze, in silenzio, ascoltando ed osservando la vita che scorre… venditori ambulanti, donne che ridono e chiacchierano, gente in preghiera, bambini che giocano tra loro…
Chiacchiere tra Nepalesi.
Pottery Square in Bhaktapur.
Il terremoto del 2015 non ha risparmiato nè Patan, nè Bhaktapur. Com’è tutt’ora visibile, molti sono stati i danni agli edifici, alcuni dei quali sono crollati del tutto. I segni di questo disastro sono visibili sopratutto a Bhaktapur, che fino al 2015 era la città meglio conservata… alcuni palazzi sono in restauro, circondati da ponteggi realizzati con canne di bambù, di altri altri non c’è proprio più traccia. I lavori per la ricostruzione delle abitazioni sono in corso, lungo ogni strada sono accatastati mattoni, pietre, ghiaia, e sono numerosi gli operai e le operaie all’opera per riportare questa città al suo splendore. A guardare ora queste città, apparentemente la situazione non sembra essere stata cosi drammatica, ma basta entrare in piccoli vicoli e cortili secondari per rendersi conto di quanto il terremoto sia stato disastroso, causando centinaia di morti e lasciando altrettanti nepalesi senza casa. Nonostante i danni riportati, attualmente sia Patan che Bhaktapur hanno comunque talmente tanti gioielli da mostrare che è impossibile visitarli tutti!
Edificio in restauro a seguito dei danni del terremoto del 2015.
Operaie intente nella pulizia dei mattoni crollati durante il terremoto del 2015.
Bhaktapur. Operai al lavoro per la ricostruzione degli edifici della città danneggiati dal terremoto del 2015.
Altri villaggi nella valle di Kathmandu
Procedendo oltre Bhaktapur incontriamo Dhulikhel, un villaggio di etnia Newari dal passato glorioso. Il paese si trova in cima ad una collina, in esso sono preservati molti templi antichi dedicati a Sweta Bhairava, Hari Siddhi, Shiva e Narayana. Da qui è possibile fare alcune escursioni, una di queste ad esempio raggiunge il nucleo di Namobuddha in circa due ore. Si tratta di un percorso relativamente facile che attraversa alcuni villaggi tipici come Kawe e Phulbari prima di raggiungere il monastero buddista e lo stupa di Namobuddha, importante meta di pellegrinaggio buddista.
Altro villaggio Newari è Panauti, una destinazione pittoresca dall’atmosfera nostalgica, ancora intrisa di cultura e tradizioni locali. Spesso lungo la strada di Panauti è possibile trovare pietre colorate, petali e altri oggetti, sono le offerte lasciate la mattina dagli abitanti del posto a Lakshmi, conosciuta come la dea della ricchezza e della prosperità. A Panauti spicca il Mahadev Temple, che risale al 15 ° secolo, un’imponente struttura a tre piani costruita come una pagoda. Altro villaggio nei paraggi è Balthali, situato su un’altopiano circondato dai fiumi di Roshi e Ladku e caratterizzato da una distesa di coltivazioni terrazzate.
Sempre da Bhaktapur, ma procedendo verso nord-est, si raggiunge il villaggio di Nagarkot. Considerato il più panoramico di tutti, offre uno spettacolo incantevole sulla catena Himalayana soprattutto all’alba (da ottobre a marzo). Da Nagarkot partono diversi sentieri e in circa un’oretta di passeggiata è possibile raggiungere un punto ancora più spettacolare, con una vista panoramica a 360 gradi.
Questi sono alcuni dei possibili villaggi che è possibile scoprire nella valle di Kathmandu, in realtà gli itinerari interessanti per cultura, tradizioni e paesaggio sono molti di più… Kakani, Kirtipur, Sankhu, Daman… sono solo un esempio di altre possibili mete da scoprire se si ha tempo a disposizione.
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